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20 imagesRifugiati somali richiedenti asilo politico, vivono da anni in stato di abbandono all'interno dell'edificio che ospitò l'Ambasciata della Repubblica Democratica Somala - Somali refugees seeking political asylum, living for years in a state of neglect in the building that housed the Embassy of the Somali Democratic Republic
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23 imagesAtletico Pop United – una squadra di calcio popolare che, attraverso lo sport, promuove la fratellanza e la lotta al razzismo – è composta da alcuni giovani richiedenti asilo politico provenienti dall’Africa Subsahariana (soprattutto dal Mali, Senegal, Gambia e Ghana). Sono alloggiati nei quattro CARA (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) sorti nel settembre del 2013 sul territorio di Anzio e Nettuno in provincia di Roma. Dopo solo un paio di mesi dal loro arrivo ci furono tensioni con la popolazione residente in seguito ad una protesta culminata con il blocco di una strada con i cassonetti da parte dei ragazzi africani che lamentavano le cattive condizioni igenico-sanitarie della struttura ricettiva. Lunedì 14 dicembre 2015 da un automobile è stato esploso un colpo di fucile ad aria compressa contro Abubacarr, un giovane residente che si trovava all’esterno delle abitazioni del CARA di via dell’Armellino. Solo la tipologia dell’arma e la fortuna hanno permesso a Abubacarr di cavarsela con una leggera ferita, ma il gesto rimane con la sua minaccia. Ha portato paura, sebbene un piccolo segno di una tensione latente presente nella società italiana generata sicuramente da razzismo, da una situazione di crisi economica che è ancora pesante e genera incertezza per il futuro ma anche dalla mancanza di reali opportunità di incontro su un terreno alla pari con chi rimane relegato all’immagine dei barconi e degli esodi biblici. La partita del sabato, del campionato provinciale amatoriale, tra l’Atletico Pop United e il Sezze, primo in classifica, ha assunto a pochi giorni dall’episodio di aggressione, un valore particolare e l’occasione per inviare più forte il messaggio che pure il migrante ha voglia di giocare e di vincere.
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70 imagesIl 30 settembre 2016 è stato sgomberato il campo informale di via Cupa a Roma dove, da Maggio 2015 ad oggi, sono transitati quasi 60.000 migranti diretti verso i paesi nord europei. Nella totale assenza delle istituzioni 60.000 persone hanno trovato conforto, cibo, un giaciglio per dormire, abiti puliti, assistenza medica, psicologica e legale, solidarietà ed accoglienza presso via Cupa grazie alle attiviste ed agli attivisti di Baobab Experience ed alla rete solidale costruita grazie alla generosità di cittadine e cittadini, associazioni laiche e religiose, centri e spazi sociali liberati, circoli di partiti politici, solidarietà internazionale e grazie alla generosità ed al gran cuore di Roma. Lo sgombero ha reso la situazione dei migranti umanamente insostenibile e purtroppo continua l’indifferenza delle istituzioni.
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35 imagesMaTeMù è il Centro Giovani e Scuola d’Arte del Municipio Roma I, creato e gestito dal CIES Onlus dal 2010. È un punto di incontro, di crescita artistica e culturale, di ascolto, aiuto, orientamento e divertimento. È un luogo in cui ragazze e ragazzi di tutte le culture e provenienze possono esprimere la propria creatività, vivere in modo diverso il tempo libero, trovare ascolto e sostegno. È un posto dove tutte le differenze sono viste come valori e stimoli per esplorare nuove possibilità. È un laboratorio di idee e iniziative, dove godere di spazi liberi per stare insieme e dar vita ad attività espressive, ludiche, di supporto scolastico, di aiuto nei momenti di difficoltà. MaTeMù is the Youth Center and Art School of the Municipality of Rome I, created and managed by CIES Onlus since 2010. It is a meeting point for artistic and cultural growth, listening, help, guidance and fun. It is a place where girls and boys of all cultures and backgrounds can express their creativity, live their free time in a different way, find support and listening. It is a place where all differences are seen as values and stimuli to explore new possibilities. It is a laboratory of ideas and initiatives, where you can enjoy free spaces to be together and give life to expressive activities, games, school support, help in times of difficulty.
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26 images"Corridoi Umanitari" Sono 93 i rifugiati siriani arrivati all'aeroporto di Roma con un regolare volo di linea da Beirut nell’ambito dell’iniziativa "Corridoi Umanitari" promossa da Sant’Egidio, Tavola Valdese e Chiese Evangeliche. In tutto 24 famiglie, tra cui 41 bambini. Arrivano da Homs, Aleppo, Hama, Damasco e Tartous e hanno vissuto, in media, per tre anni in Libano, in piccoli campi spontanei nel nord del paese, a pochi chilometri dalla Siria, o in altri alloggi di fortuna. I richiedenti protezione internazionale verranno accolti in diverse strutture a Roma e nel Lazio, in Emilia Romagna, in Trentino e in Piemonte. "Humanitarian Corridors" 93 Syrian refugees have arrived at Rome airport with regular scheduled flight from Beirut under the "Humanitarian Corridors" organized by Sant'Egidio, the Waldensian Church and Evangelical Churches. Around 24 families, including 41 children. They come from Homs, Aleppo, Hama, Damascus and Tartous and have lived, on average, for three years in Lebanon, in small spontaneous camps in the north of the country, a few kilometers from Syria, or other makeshift accommodation. The international protection seekers are welcomed into different structures in Rome and Lazio, Emilia Romagna, Trentino and Piedmont.
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26 imagesSenza luce, senz'acqua, senza speranza. Nella tendopoli del comune calabrese centinaia di africani sopravvissuti alla traversata del Mediterraneo vivono in condizioni disastrose, alla mercé di caporali e sfruttatori. Mi ha accompagnato Ousmane uno dei mediatori culturali del nuovissimo ambulatorio che l’associazione fondata da Gino Strada ha aperto dal 15 luglio scorso a Polistena, sempre nella piana di Gioia Tauro.- Without light, no water, no hope. In the tents of the Calabrian town hundreds of Africans who survived the crossing of the Mediterranean live in a critical state at the mercy of corporals and exploiters. Ousmane took me there, he is one of the mediators of the brand new clinic that the association founded by Gino Strada just opened in Polistena, still in the plain of Gioia Tauro.
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41 images"Hotel Africa", un capannone delle Ferrovie dello Stato nei pressi della stazione Tiburtina, occupazione autogestita ormai scomparsa ma che ha segnato una tappa fondamentale della recente storia delle migrazioni fino alla ancora viva esperienza solidale di Baobab, che ha fornito sostegno e assistenza a decine di migliaia di migranti.
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15 imagesLaura è originaria della Nigeria è senza permesso di soggiorno e vive nella periferia di Roma. La incontro per la prima volta in occasione di un passaggio in macchina "sono molto religiosa" mi dice mentre si cambia agilmente i vestiti succinti del lavoro, un'altra giornata sulla strada si è conclusa. E' lei a chiedermi di fotografarla in occasione del venticinquesimo compleanno. L'atmosfera è quella tipica di ogni festa, dalla cucina odore di riso e pollo e di altri piatti africani, le ragazze sono tutte intorno alla festeggiata aiutandola nel trucco e nella scelta del vestito mentre gli unici due uomini sono nella sala da pranzo a bere birra e guardare la televisione. Dopo aver mangiato e ballato c'è ancora tempo per fare le turiste in giro per Roma, gita in carrozzella al Colosseo e tra piccioni e pellegrini in piazza San Pietro. Laura from Nigeria is without a residence permit and lives in the outskirts of Rome. We met for the first time during a ride home: "I am very religious," she says while nimbly changing skimpy working clothes , another day on the road ended. She asked me to photograph her at the twenty-fifth birthday. The atmosphere is typical of any party, from the kitchen smell of rice and chicken and other African dishes, the girls are all around the birthday girl helping her in makeup and in the choice of the dress while the only two men in the dining room are drinking beer and watching television. After eating and dancing there is still time to make a tour as tourists, at the Colosseum and at St. Peter's Square.
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29 imagesLa Villita (Little Village) is a Latinos suburb where Cabrini Sisters offer hospitality and solidarity. They are committed to help newcomers providing education, clinical nursing, assistance for accessing health, human services and social work.
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38 imagesL'enclave spagnola in Marocco per la sua posizione strategica su un tratto di costa privilegiato, fazzoletto di terra iberica nella vastità del continente africano, da decenni è identificata dai migranti come possibile porta d’accesso all’Europa. Giorno dopo giorno, infatti, uomini, donne e bambini provenienti dai più svariati Paesi africani ed asiatici in fuga da guerre, povertà e persecuzioni d’ogni tipo attraversano interi Stati per poi provare a varcare la soglia sbarrata di Ceuta, in alternativa al viaggio per mare verso le coste spagnole, italiane, maltesi, greche o cipriote. The Spanish enclave in Morocco, for its strategic position on a privileged stretch of coast, a scarf of Iberian land in the vastness of the African continent, has been identified for decades by migrants as a possible gateway to Europe. Day after day, in fact, men, women and children from a wide range of African and Asian countries fleeing war, poverty and persecution of all kinds cross entire states and then try to cross the barred threshold of Ceuta, as an alternative to the sea voyage to the Spanish, Italian, Maltese, Greek or Cypriot coasts.
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32 imagesA bordo della nave belga Godetia, impegnata nell'operazione TRITON coordinata da Frontex in Italia. Patrol on board of the Belgian vessel Godetia, deployed in the Frontex-coordinated operation TRITON in Italy
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174 imagesI primi indiani sono arrivati nell'Agro Pontino negli anni '80, prevalentemente dal Punjab e sono ferventi Sikh. In questo ultimo decennio sono diventati i braccianti della pianura pontina sostituendosi quasi completamente all'ondata migratoria precedente rappresentata dai lavoratori dell'Est Europa. La loro giornata lavorativa inizia alle 5.30 del mattino. Si lavora dalle 13 alle 14 ore, con una sola ora per la pausa pranzo. Le paghe sono da fame: dai 2.50 ai 3.50 euro l'ora, ma anche meno quando si registrano fenomeni di caporalato. In prevalenza si tratta di braccianti impiegati in nero. La terra è tanto fertile, ma soffre della crisi economica generale e della penetrazione della criminalità organizzata che è stata capillare, specie nella pianura pontina: racket, estorsioni, controllo dell'edilizia e dell' agroalimentare. The first Indians arrived in the Agro Pontino in the 80s, mostly from Punjab and are fervent Sikh. In the last decade have become the laborers of the Pontine plain almost completely replacing the previous wave of migration represented by the workers of Eastern Europe. Their working day starts at 5.30 am. It works from 13 to 14 hours, with one hour for lunch. The wages are very low from 2:50 to 3.50 euro per hour, even less when there is the phenomena of illegal hiring. They are mostly used in black labor. The land is so fertile, but suffers from the general economic crisis and the penetration of organized crime that has been wide spread, especially in the Pontine plain: racket, extortion, control of the building and 'food.
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24 imagesJohn Kofi Boateng, 34 anni originario del Ghana, è arrivato in Italia nel 2007, lasciando 2 figli e la moglie nella sua terra di origine. A novembre del 2009 era partito da Afragola, in provincia di Napoli, per andare a lavorare a Rosarno come bracciante per la stagione della raccolta delle arance. Si era sistemato insieme a più di mille immigrati nella Opera Sila, una fabbrica abbandonata. A gennaio del 2010 ha partecipato alla rivolta ed è poi fuggito quando si è scatenata la caccia al nero. Andrea Segre, regista e documentarista, è l'autore de "Il sangue verde" che racconta fatti di Rosarno mettendo a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un'economia fortemente influenzata dal potere mafioso della 'Ndrangheta. Ad ottobre tornano a Rosarno per la proiezione del film aperta alla cittadinanza nell'aula magna del liceo - John Kofi Boateng, 34 years originally from Ghana, arrived in Italy in 2007, leaving his wife and 2 children in his homeland. In November of 2009 had left Afragola, near Naples, and went to work as a laborer in Rosario for the season of harvesting oranges. It was fitted with more than a thousand immigrants in Opera Silas, an abandoned factory. In January 2010 he participated in the revolt and then fled when the hunt was unleashed to black. Andrea Segre, director and documentary filmmaker, is the author of "green blood" which recounts events in Rosarno exposing the injustices and poor conditions in which they live every day thousands of African laborers, worked by an economy strongly influenced by the mafia of the 'Ndrangheta. In October they return to Rosarno to the screening of the film open to citizenship in the auditorium of high school.
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32 imagesTEATRO DELL’ACCOGLIENZA La storia rappresentata dalla compagnia teatrale “Women Crossing” ha l’ambizione di sensibilizzare ai drammi dell’essere umano contemporaneo. La pièce comunica una condizione esistenziale tragica davanti alla quale l’uomo ha il dovere morale di interrogarsi, per maturare urgentemente una posizione. Il teatro si fa specchio di dolori atroci architettati da menti perverse, malate di potere e distruttive. Alcune attrici, originarie della Nigeria, sono le vere protagoniste del viaggio durante il quale hanno vissuto pericoli e paure, violenze e umiliazioni, e da queste hanno deciso di fuggire. Rischiare la vita attraversando il Mediterraneo è una scelta eroica. Andare avanti verso il rischio per raggiungere un livello di vita meno triste e preoccupante di quello che lasciano, è un gesto di disperazione struggente. La storia ha messo in comunicazione la vita di sedici donne: molte mamme, che si sono incontrate nella scuola Di Donato nel quartiere Esquilino di Roma frequentata dai figli, e alcune maestre. Il laboratorio di teatro ha evidenziato le differenze di ciascuna cercando un incontro centrato sull’aspetto umano. E’ importante sottolineare che questo progetto sia nato e cresciuto nella scuola dove i valori di solidarietà e accoglienza sono considerati i pilastri della democrazia. Oggi più che mai, la scuola ha un ruolo importantissimo per garantire a tutti la dignità della vita umana. È presidio di cittadinanza per tutti. Una cellula di comunicazione dell’accoglienza che contamina attraverso l’arte il suo popolo. Il teatro è la vetrina di questo processo.